Sulla presenza degli interferenti endocrini nei cosmetici ne avevamo già parlato ampiamente riguardo alla menopausa precoce.
Arriva nuovo studio condotto da ricercatori della University of California – Berkeley questa volta sui livelli degli interferenti endocrini nei corpi di ADOLESCENTI dopo aver smesso da tre giorni l’utilizzo di COMETICI, SHAMPOO, SAPONI che contenevano le sostanze inquisite: ftalati, parabeni e triclosan.
Gli interferenti endocrini in modo subdolo agiscono all’interno del nostro corpo andando ad interferire con le funzioni dei nostri ormoni,il corpo non li riconosce come componenti esterni e dannosi e li lascia li indisturbati.. quindi sono sostanze che possono interferire con la sintesi, la secrezione, il trasporto, l’associazione, l’azione, o l’eliminazione degli ormoni naturali del corpo,sono di conseguenza responsabili dello sviluppo, del comportamento, della fertilità, e del mantenimento dell’omeostasi cellulare.
![]() |
tratto da Prospettiva Pediatrica |
100 ragazze tra i 14 ei 18 anni, tutte provenienti da Salinas, in California si sono impegnate a non utilizzare i loro prodotti regolari per la cura personale per tre giorni facendo affidamento esclusivamente su prodotti liberi dei sospetti distruttori endocrini ftalati, parabeni e triclosan.
SILICONI,PARAFFINA,PARABENI NEI COSMETICI: DA EVITARE E PERCHE’
PARABENI NATURALI: IL GRANDE MITO, IL GRANDE INGANNO
Dopo tre giorni, gli esami delle urine i ragazzi hanno mostrato queste diminuzioni nelle concentrazioni degli ingredienti cosmetici in fase di studio:
44 per cento in meno dei livelli di metile e propile parabeni. Parabeni sono conservanti ampiamente utilizzati nei prodotti cosmetici, shampoo e lozioni per la pelle.
35 per cento nel triclosan, una sostanza chimica antibatterica comune nel sapone liquido antibatterico mano, detersivo per piatti, dentifricio, lavare viso e deodorante. Triclosan è stato collegato alla rottura di tiroide e ormoni riproduttivi.
27 per cento nel ftalati mono-etil. Gli ftalati, plastificanti industriali comuni, appaiono in un certo smalto e profumi.
Sicuramente è un dato positivo che scegliendo accuratamente i prodotti cosmetici, per la pulizia possiamo diminuire la presenza di questi interferenti, anche se il problema rimane, poichè sappiamo che queste sostanze si trovano anche in altri prodotti di uso comune come i FILTRI UV, PFOA,PFOS (sostanze che persistono a lungo nell’ambiente e si concentrano negli
organismi viventi, e quindi anche negli alimenti), pesticidi, bisfenolo,parti in plastica di molti dispositivi medici usati negli ospedali. Si trovano anche nel food packaging, ovvero nei contenitori o nelle pellicole che servono per proteggere il cibo ed ancora E320…
Butilparabene conservante
Etilparabene conservante
Metilparabene conservante
Propilparabene conservante
3-Benzilidene canfora filtro UV
4,4′ diidrossi benzofene detto Oxibenzone filtro UV
Acido Idrossicinnamico (PCA) cura della pelle
Resorcinolo colorante capelli
Triclosan antibatterico
….. continua in
15 interferenti endocrini più pericolosi ATTENZIONE A COSA MANGIAMO,RESPIRIAMO,BEVIAMO E CI SPALMIAMO
Tratto da prospettiva Pediatrica
Danni
I danni degli interferenti endocrini si “trasmettono” anche al feto.
Quindi una donna esposta ad alto livello di interferenti endocrini può danneggiare il bambino.
La maggior parte degli EDCs siano stati studiati in relazione ai loro possibili effetti simil-estrogenici, motivo per cui vengono anche denominati xeno estrogeni, esiste l’evidenza, per molte di queste sostanze, di azioni complesse a livello di diversi organi o apparati:
•apparato riproduttivo maschile: ipospadia, criptorchidismo, sindrome da disgenesia testicolare, pubertà ritardata, infertilità, neoplasie testicolari a sviluppo dalle cellule germinali, carcinoma della prostata;
•apparato riproduttivo femminile: pubertà precoce, telarca prematuro isolato, sindrome dell’ovaio policistico, malformazioni del tratto genitale, disturbi dell’ovulazione, premature ovarian failure, endometriosi, leiomiomi uterini, adenocarcinoma della vagina;
•mammella: anomalie di sviluppo, disturbi dell’allattamento, carcinoma;
•target neuroendocrini: anomalie degli assi ipotalamo-ipofisi-
gonadi, ipotalamo-ipofisi-surrene, ipotalamo-ipofisi-tiroide; alterata funzione somatotropa dell’ipofisi;
•tiroide;
•surrene;
•tessuto adiposo: alterazioni del metabolismo intermedio, obesità, sindrome metabolica, malattie cardiovascolari
Pubertà precoce
La pubertà precoce è ancora tradizionalmente definita come la comparsa dei caratteri sessuali secondari prima degli 8 anni nelle femmine e prima dei 9 anni nel maschio. Diversi fattori influenzano il timing della pubertà e l’insorgenza di pubertà precoce (Tab.III).
L’esposizione ed ECDs quali alogenati organici, pesticidi come il
DDT, diossina e numerosi altri inquinanti sono stati associati ad alterazioni della pubertà. È stato dimostrato, in seguito ad un incidente come la figlie di donne esposte in utero ad elevate concentrazioni di Bisfenili Polibrominati (PBBs), rispetto alle non esposte avessero avuto il menarca mediamente un anno prima; analogamente nelle bambine esposte in utero ad elevati livelli di DDT e del suo metabolita DDE la comparsa delle mestruazioni anticipava di un anno rispetto alle bambine non esposte. Tra gli EDCs molti hanno azione
estrogeno simile e, nel modello animale, vanno ad alterare il timing della pubertà. Nell’uomo si ipotizza che avvenga la stessa cosa, ma i dati non sono ancora definitivi.
Effetti sull’apparato riproduttivo femminile in età evolutiva
Policistosi ovarica (PCOS).
È una sindrome eterogenea caratterizzata da persistente oligo-
amenorrea ed iperandrogenismo, in assenza di altre patologie endocrine.
Recenti studi effettuati sul modello animale ovino hanno evidenziato come l’esposizione in utero a testosterone esogeno provochi un fenotipo PCOS-simile. È quindi possibile che anche nell’uomo, l’esposizione intrauterina ad EDCs androgeno-simili sia la causa di policistosi ovarica in età adulta. Uno dei EDCs apparentemente coinvolto è il triclorocarban che ha proprietà androgeno simili ed è contenuto in molti disinfettanti e prodotti per l’igiene personale.
È stato osservato come nelle donne con PCOS l’aumento dei livelli
di testosterone sia associato ad una diminuzione della clearance di Bisfenolo A, anche se una correlazione tra i valori non è ancora stata dimostrata in modo univoco.
Anomalie del tratto riproduttivo
L’azione degli EDCs sul tratto riproduttivo è ben dimostrata, e conseguente all’esposizione in utero a Dietilistilbestrolo (DES). Le anomalie più comunemente riscontrate sono a carico delle tube uterine, anomalie della cervice, utero a T. Tutte queste condizioni si associano ad un aumento rischio di gravidanze ectopiche, parti pretermine ed aborti spontanei.
Il DES è inoltre coinvolto in un raro istotipo di cancro vaginale.
Studi condotti sulla prole di femmine di ratto esposte durante la gravidanza a miscele di PCBs hanno dimostrato una modificazione del
pattern di espressione di aromatasi e 5-alfa-reduttasi, responsabili del corretto rapporto di estradiolo e testosterone, che si mantiene fino all’età adulta
Effetti sull’insorgenza di ginecomastia puberale
In uno studio del 2009 effettuato da Durmaz etal. è stata riscontrata una correlazione tra i livelli di ftalati e il rischio di ginecomastia puberale. Una delle possibili spiegazioni del fenomeno è legata alle proprietà antiandrogeniche degli ftalati che sono state dimostrate nel modello animale. Gli ftalati aumentano sia la sensibilità del tessuto mammario agli estrogeni, sia i livelli circolanti degli estrogeni stessi. La presenza di una relazione di causa-effetto è anche suggerita da riscontro di elevati livelli di ftalati nei pazienti che hanno effettuato accesso ospedaliero per dolore mammario. Sempre nello stesso studio è stata riscontrata una correlazione inversa, non significativa,
tra i livelli di ftalati e quelli di testosterone libero circolante. Non si è
riscontrata correlazione con il volume testicolare.
Infine, anche dosi molto basse di diversi IE nell’ambiente e negli alimenti, con la
stessa azione, potrebbero sommarsi sino ad indurre un effetto tossico
significativo (effetto cocktail).
Quindi ci troviamo come sempre difronte a questo bipolarismo degli organi di controllo.. da un lato L’OMS li definisce e li valuta , la Commissione Europea sugli interferenti endocrini se ne preoccupa…dall’altra il non fare nulla.
Il fare non vuol dire tamponare ma ELIMINARE, NON METTERE IN COMMERCIO. La Food and Drug Administration federale non ha praticamente alcuna autorità sopra il settore dei prodotti personali per la cura. Le aziende possono utilizzare praticamente qualsiasi sostanza chimica o una combinazione di sostanze chimiche esponendo così donne, adolescenti ed anche bambine al rischio di gravi patologie.
Eliminare i parabeni.. non vuol dire eliminare gli interferenti endocrini!!
Gli interferenti endocrini sono ovunque.. il cocktail avviene quotidianamente..ed intorno si fa solo tanta nebulosa di chiacchiere.
Per quel che si può evitare cerchiamo noi consumatori, mamme.. di stare attenti e attente… quindi in questo caso non sottovalutiamo cosmetici, prodotti della pulizia, disinfezione..
Letture correlate:➤15 interferenti endocrini più pericolosi ATTENZIONE A COSA ➤MANGIAMO,RESPIRIAMO,BEVIAMO E CI SPALMIAMO
➤BISFENOLO:NON SOLO NELLA PLASTICA,BISFENOLO FREE TOSSICO
➤SAPONI EVITARE SODIUM TOLLOWATE
➤SILICONI E PARAFFINA NEI PRODOTTI COSMETICI
Fonti:
http://www.ewg.org/enviroblog/2016/03/potentially-toxic-chemicals-plummet-teens-after-switching-safer-cosmetics
http://sip.it/wp-content/uploads/2011/12/Proped.pdf#page=40
http://www.minambiente.it/sites/default/files/archivio/allegati/reach/decalogo_interf_endocr_13032014.pdf
http://www.minambiente.it/sites/default/files/archivio/allegati/reach/IVconferenza_reach_zaghi.pdf
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/11888842
http://www.gruppohera.it/binary/hr_press_comunicazione/press_kit/Atti_convegno_Interferenti_Web_DEF.1421321484.pdf