Il desiderio di rimanere incinta potrebbe significativamente concretizzarsi nelle possibilità, cambiando le abitudini alimentari. Secondo un nuovo studio, del prestigioso Journal of the American Medical Association, mangiando frutta e verdura convenzionali con meno residui di antiparassitari o consumando prodotti biologici le possibilità aumentano dell’88%. Primo studio che collega apertamente i residui di pesticidi negli alimenti con minor esito positivo alla gravidanza.
Lo studio non riguarda solo le donne ma anche gli uomini.
Scienziati del Harvard T.H. Chan School of Public Health hanno studiato le diete di più di 340 donne che cercano la terapia di fertilità con tecnologie riproduttive assistite.
Le donne che hanno riferito di mangiare più di 2,2 porzioni al giorno dei 14 frutti e verdura tradizionalmente coltivati con i più alti residui di antiparassitari hanno avuto una probabilità inferiore di 26 per cento di una gravidanza riuscita, rispetto alle donne che hanno mangiato meno di un pasto al giorno di questi alimenti.
I ricercatori hanno stimato che la sostituzione di una porzione di prodotti residui ad alto contenuto di pesticidi con prodotti a basso tenore, potrebbe aumentare la probabilità di una gravidanza di successo dell’88 per cento. Basterebbe quindi già scegliere alimenti a basso tenore senza per forza usare il biologico, per ottenere questi risultati, infatti i ricercatori hanno escluso dalla loro analisi,le donne che hanno riferito di acquistare prodotti biologici .
I risultati dello studio hanno sorpreso gli stessi scienziati. L’autore maggiore, il dottor Jorge Chavarro, ha dichiarato alla CNN:
“Entrando nello studio, ero convinto che non avremmo assolutamente alcuna relazione tra l’esposizione ai residui di antiparassitari in frutta e verdura e gli effetti avversi riproduttivi.”
Sicuramente la correlazione sarà stata “nuova” ma non lo è sui danni al feto.
Gli effetti nocivi di alcune sostanze chimiche possono essere tramandate non solo ai figli, ma anche ai nipoti e pronipoti, secondo un nuovo rapporto EWG sulla tossicità transgenerazionale.
Non solo un problema femminile
Questo studio si basa su di una ricerca simile condotta dagli stessi ricercatori, ma sugli uomini, condotta nel 2015. Nello studio al maschile gli uomini che avevano riferito di mangiare più porzioni di prodotti ad alto contenuto di residui di antiparassitari hanno dimostrato una qualità sperma più povera degli uomini che mangiavano quei cibi meno frequentemente.
Sia che sia tradizionale sia biologico, frutta e verdura sono vitali per una dieta sana, ma anche dopo il lavaggio e la sbucciatura, alcune colture conservano più residui di pesticidi rispetto ad altri.
Sul calo dello sperma maschile come quantità e qualità il nuovo studio pubblicato a fine luglio, su Human Reproduction Update, è il più importante mai prodotto per la sua durata temporale e per la gran quantità di persona analizzate. I risultati non lasciano dubbi: la qualità dello sperma maschile nel mondo occidentale è crollata. Ci sono modi, per gli uomini , di proteggere i loro piccoli nuotatori.
8 punti che è bene imparare a conoscere e su cui è vitale iniziare a lavorarci. Continua la lettura degli 8 punti…
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Dal 1995, la EWG pubblica la guida annuale dei pesticidi nei prodotti ™.Qui potete trovare l’ultima pubblicata e tradotta.
LA SPORCA DOZZINA 2017: I DODICI ALIMENTI PIÙ CONTAMINATI E NUOVE AUTORIZZAZIONI di FITOSANITARI
Mangiare frutta e verdura è estremamente importante ma altrettanto ne è la scelta consapevole.
Non cadiamo nel “costa troppo”, o nel “tanto non si sa mai cosa si mangia”, “non è facile da reperire”. Facciamo scelte oculate.
Sempre più catene di supermercati offrono la linea biologica e da non sottovalutare i mercati rionali. In quest’ultimo caso attenzione a scegliere sempre prodotti con indicazione biologica o biodinamica, perchè “l’aspetto” contadino, non è sempre segnale di coltivazione naturale.
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I bambini consumano molto più cibo, in proporzione al loro peso corporeo, rispetto agli adulti, ciò può aumentare la quantità di pesticidi a cui sono esposti, ad esempio se stanno mangiando fragole coltivate in modo convenzionale, mele e uva.
I sistemi cerebrali e nervosi dei bambini sono ben lungi dall’essere pienamente sviluppata e sono estremamente sensibili alle interruzioni e danni da prodotti chimici industriali, compresi i pesticidi.
Per continuare la lettura su tutti i pesticidi in uso: autorizzazioni fitosanitarie
Ricordiamo la riconferma del 1,3-dicloropropene quale fumigante nematocida per tabacco, melone, carota, fragola, pomodoro, melanzana, zucchino, peperone, insalate, radicchio, erbe aromatiche, barbabietola da seme, cetriolo e floreali: il Servizio Fitosanitario Centrale ha dato il via libera alla procedura lo scorso 17 gennaio.
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L’ 1,3-dicloropropene ED I SUOI DANNI
FRAGOLE CAROTE TABACCO FIORI AMMESSO PESTICIDA DICLOROPROPENE
Approfondimenti per studiosi, addetti ai lavori o semplicemente curiosi
1. Portale del ministero della salute relativo alle autorizzazioni in deroga per emergenza fitosanitaria
2. Linea guida per le autorizzazioni in deroga per emergenza fitosanitaria
Fonte
https://www.ewg.org/enviroblog/2017/11/study-eating-foods-fewer-pesticides-boosts-women-s-chances-conceive#.WggbWy6E602